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mercoledì 20 luglio 2016

Le strani morti nella Storia: Empedocle

Empedocle, filosofo presocratico visse all'incirca nel V secolo avanti Cristo.

empedocle

Sapete come mori?


Si tuffò nell'Etna!

Empedocle, si riteneva un mago, un guaritore e voleva provare di essere in grado di raggiungere gli dei dell'Olimpo , almeno così afferma lo storico Diogene Laerzio

Le altre biografie


mercoledì 21 maggio 2014

Magari la gente fosse capace di fare i mali peggiori

E' Socrate che parla per bocca di Platone. L'opera è il Critone.

Socrate


" Magari la gente fosse capace di fare i mali peggiori! sarebbe allora capace anche del più grande bene e sarebbe bello. ma non sono capaci nè dell'una, né dell'altra cosa, non sanno far diventare un uomo né saggio, né stolto e si muovono come capita."

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mercoledì 9 aprile 2014

I setacci di Socrate

Nell’antica Grecia Socrate aveva una grande reputazione di saggezza. Un giorno venne qualcuno a trovare il grande filosofo, e gli disse:
- Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico?
- Un momento — rispose Socrate. — Prima che me lo racconti, vorrei farti un test, quello dei tre setacci.
- I tre setacci?
- Ma sì, — continuò Socrate. — Prima di raccontare ogni cosa sugli altri, è bene prendere il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. Lo chiamo il test dei tre setacci. Il primo setaccio è la verità. Hai verificato se quello che mi dirai è vero?
- No… ne ho solo sentito parlare…
- Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo col secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di buono?
- Ah no! Al contrario
- Dunque, — continuò Socrate, — vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell’utilità. E’ utile che io sappia cosa mi avrebbe fatto questo amico?
- No, davvero.
- Allora, — concluse Socrate, — quello che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile; perché volevi dirmelo?

giovedì 16 gennaio 2014

Il mio consiglio è sposarsi

Se trovi una buona moglie sarai felice, in caso contrario diventerai un filosofo.
Socrate

napoleone1769.blogspot.it

La massima è solo un pretesto per illustrare il pensiero di Napoleone sulle donne e più in generale sulla famiglia.

Napoleone Bonaparte nasce ad Ajaccio in Corsica nel 1769.

La sua educazione è tale da ritenere la famiglia sacra e inviolabile.

Bonaparte nel momento del bisogno, quando la famiglia è costretta a fuggire dalla Corsica osteggiata e minacciata dai seguaci di Paoli si prende cura della madre vedova e dei fratelli.

Sono tempi duri per i Bonaparte a Marsiglia, ma Napoleone si fa carico di tutto.

Il suo matrimonio è per certi versi in contro tendenza.

Napoleone non sposa come ha fatto il fratello una giovane donna di buona famiglia con una ricca dote, anche se ne fu tentato considerando il suo fidanzamento con Desirée Clary la sorella di sua cognata.

Il giovane Bonaparte si invaghisce della matura e squattrinata Giuseppina Beauharnais. Una vera e propria debolezza di Napoleone che conosce attraverso Giuseppina la passione di una donna esperta.

Giuseppina sarà una buona moglie per Napoleone, malgrado i tradimenti dei primi tempi del loro matrimonio anche per le sue conoscenze altolocate che aprirono la strada alla carriera di Bonaparte.

Napoleone e le donne

Napoleone era troppo occupato per occuparsi di questioni sentimentali. Spesso soleva dire : " Il mio cuore è nella mia testa", ma le donne e la famiglia furono importanti nella sua vita.

Conoscere Eleonora Denuelle una sua amante gli fece comprendere che non era sterile, anche se la conferma la ebbe con il figlio avuto dalla sua mante polacca Maria Walewska. Napoleone non poteva avere certezza della paternità con la Denuelle che evidentemente non frequentava solo l'Imperatore ( i più maligni affermavano che il figlio fosse di Murat).

La stessa Maria Walewska rappresentò una parentesi felice. Il secondo matrimonio con Maria Luisa d'Austria gli diede l'illusione di poter vivere una vita familiare tradizionale con la presenza del figlio e di quelli che in futuro poteva avere.

Tra le donne di Napoleone non possiamo dimenticare la madre, Letizia Ramolino. Donna forte, energica, capace di portare avanti la famiglia bemnchè giovane vedova con otto figli.
Letizia mai doma fiera e dignitosa, visse con parsimonia l'ascesa e la gloria del figlio e sopportò con cristiana rassegnazione gli eventi successivi che portarono alla sconfitta all'esilio e alla morte di Napoleone.

Napoleone credeva nel valore della famiglia e nella buona sorte  di avere una buona moglie. Una bella donna è un piacere per gli occhi una buona moglie per il cuore un'altra delle sue massime.





mercoledì 15 dicembre 2010

Socrate e la morte

Socrate
Socrate



Tu hai una malattia mortale: è chiamata morte.

Pochi anni in più o in meno prima che tu venga 

spazzato via fanno poca differenza.


Sii felice oggi, senza ragione, o non sarai mai più 

felice.

Socrate