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domenica 11 giugno 2023
venerdì 1 ottobre 2021
Il fascino della Storia
Gli insegnamenti della Storia
La storia è testimonianza del passato, luce di verità, vita della memoria, maestra di vita, annunciatrice dei tempi antichi.
Cicerone
martedì 19 luglio 2016
I misteri della storia: la macchina di Anticitera
Agli inizi del 900 viene scoperto il relitto di un'antica imbarcazione, risalente al 1° secolo a.C.
Tra i reperti viene fuori un marchingegno di una trentina di centimetri assolutamente indecifrabile.
Di che si trattava? Gli studiosi non sanno dare per molti anni una spiegazione razionale, anzi l'oggetto si ammanta di mistero perché le molte iscrizioni a corredo vengono decifrate, ma non divulgate.
I mistero si infittisce, fino a quando agli inizi degli anni 50 uno studioso, Solla Price comincia a fornire qualche spiegazione plausibile. Si tratta di un calcolatore meccanico.
Banale? Non tanto se si pensa che l'oggetto risale a un'epoca in cui non c'è traccia di manufatti simili.
In questi giorni la notizia che un gruppo di studiosi è riuscito, con l'ausilio di complicatissimi strumenti a capire il perfetto funzionamento della macchina di Anticitera.
La macchina era un calendario solare e lunare, in grado di prevedere eventi astronomici come le eclissi e utilizzato per fissare le date delle Olimpiadi.
Il mistero resta. Macchine di questo tipo sono state sì costruite , ma intorno all'anno mille.
Allora da dove proveniva la macchina di Anticitera. In maniera molto grossolana, interpretando le iscrizioni presenti in lingua greca si pensò che la provenienza fosse proprio la Grecia, ma probabilmente questa ipotesi è sbagliata.
Si tratta di Grecia, ma della Magna Grecia, cioè l'Italia de Sud e in particolar modo di Siracusa.
A Siracusa, infatti c'è Archimede il più grande genio dell'antichità e solo il suo ingegno avrebbe potuto immaginare una macchina di quel genere.
Un esemplare unico, appannaggio di pochi, ma testimonianza dell'enorme progresso scientifico raggiunto nel campo matematico e astronomico in quegli anni. Sviluppo in gran parte perso durante il periodo romano.
Qualcuno obietta che vi sono pochi riferimenti storici che possano descrivere tal genere di macchina per cui avanzano ipotesi ardite, come quelle di civiltà sconosciute.
A me piace pensare all'ipotesi siracusana, che è anche quella più accreditata storicamente. Dispiace , però pensare a come il progresso abbia, in fondo fatto arretrare quelle terre. Il Sud dell'Italia si è trasformato da culla di civiltà a sinonimo di arretratezza.
Tra i reperti viene fuori un marchingegno di una trentina di centimetri assolutamente indecifrabile.
Di che si trattava? Gli studiosi non sanno dare per molti anni una spiegazione razionale, anzi l'oggetto si ammanta di mistero perché le molte iscrizioni a corredo vengono decifrate, ma non divulgate.
I mistero si infittisce, fino a quando agli inizi degli anni 50 uno studioso, Solla Price comincia a fornire qualche spiegazione plausibile. Si tratta di un calcolatore meccanico.
Banale? Non tanto se si pensa che l'oggetto risale a un'epoca in cui non c'è traccia di manufatti simili.
In questi giorni la notizia che un gruppo di studiosi è riuscito, con l'ausilio di complicatissimi strumenti a capire il perfetto funzionamento della macchina di Anticitera.
La macchina era un calendario solare e lunare, in grado di prevedere eventi astronomici come le eclissi e utilizzato per fissare le date delle Olimpiadi.
Il mistero resta. Macchine di questo tipo sono state sì costruite , ma intorno all'anno mille.
Allora da dove proveniva la macchina di Anticitera. In maniera molto grossolana, interpretando le iscrizioni presenti in lingua greca si pensò che la provenienza fosse proprio la Grecia, ma probabilmente questa ipotesi è sbagliata.
Si tratta di Grecia, ma della Magna Grecia, cioè l'Italia de Sud e in particolar modo di Siracusa.
A Siracusa, infatti c'è Archimede il più grande genio dell'antichità e solo il suo ingegno avrebbe potuto immaginare una macchina di quel genere.
Un esemplare unico, appannaggio di pochi, ma testimonianza dell'enorme progresso scientifico raggiunto nel campo matematico e astronomico in quegli anni. Sviluppo in gran parte perso durante il periodo romano.
Qualcuno obietta che vi sono pochi riferimenti storici che possano descrivere tal genere di macchina per cui avanzano ipotesi ardite, come quelle di civiltà sconosciute.
A me piace pensare all'ipotesi siracusana, che è anche quella più accreditata storicamente. Dispiace , però pensare a come il progresso abbia, in fondo fatto arretrare quelle terre. Il Sud dell'Italia si è trasformato da culla di civiltà a sinonimo di arretratezza.
martedì 20 settembre 2011
Madame de Stael
Il mistero dell'esistenza è la connessione tra le nostre colpe e le nostre disgrazie.
(M.me de Stael)
martedì 13 settembre 2011
Cicerone. La Storia è maestra di vita? O sono gli uomini a essere perversi?
Historia magistra vitae.
E' Cicerone che ci ha lasciato questa massima, ma essa ci dice la verità? O meglio l'uomo riesce a migliorare traendo spunto dagli errori del passato?
Atrraverso la conoscenza del passato, gli uomini dovrebbero essere in grado, di sapere in anticipo le evoluzioni di determinate situazioni.
Si dovrebbero conoscere, quindi i prodromi di una dittatura o quelli di un disastro economico e porre in essere quelle misure atte ad evitare gli errori del passato.
Si potrebbero trovare soluzioni pacifiche ai conflitti, si potrebbero evitare guerre, stragi e spargimenti di sangue.
Tutto questo, però non accade, eppure la storia è là che ci ammonisce come se fosse una severa coscienza.
E' proprio questo il fascino della storia e le ragioni per cui vale la pena studiarla.
Lo studio del passato ci fa comprendere l'evoluzione dell'umanità. Il percorso che gli uomini hanno seguito, la traccia dei nostri antenati ci dovrebbe rendere uomini migliori.
Apprendere la storia poi è nelle nostre corde perchè essa è fatta di storie e agli uomi piace ascoltare i racconti.
Attraverso lo studio della storia possiamo conoscere come Alessandro Magno conquistò mezzo mondo, gli usi e i costumi degli antichi Romani e le loro virtù civili e militari, l'avvento del Cristianesimo e la sua diffusione nel mondo.
Attraverso lo studio della storia possiamo conoscere come Alessandro Magno conquistò mezzo mondo, gli usi e i costumi degli antichi Romani e le loro virtù civili e militari, l'avvento del Cristianesimo e la sua diffusione nel mondo.
E ancora le avventure dei Vichinghi, Carlo Magno, il periodo oscuro del Medioevo, la caccia alle streghe, le grandi scoperte scientifiche, le imprese militari di Napoleone, fino a giungere ai giorni nostri ai due conflitti mondiali, all'orrore della guerra e dell'Olocausto.
Una narrazione che scorre incessante attraverso i secoli e ci porta al nostro presente.
L'uomo però, spesso non apprende gli insegnamenti della storia. Gli stessi errori si susseguono con regolarità. Le stragi, le guerre, la sopraffazione, la povertà tutto resta uguale.
L'uomo non riesce a imparare dai propri errori!
L'uomo però, spesso non apprende gli insegnamenti della storia. Gli stessi errori si susseguono con regolarità. Le stragi, le guerre, la sopraffazione, la povertà tutto resta uguale.
L'uomo non riesce a imparare dai propri errori!
E se la ragione fosse un'altra? Se il problema risiedesse proprio nel non ascoltare i moniti del passato?
Ecco perché è importante lo studio della storia. Sono le coscienze di tutti gli uomini che devono apprendere esperienze che hanno fatto chi ha preceduto, comprendere e individuare in anticipo i segnali che possono portare a sciagure immani.
Cicerone aveva individuato il valore dello studio della storia. La storia è maestra di vita.
Related: Napoleone, come riconoscere l'impronta di un genio
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lunedì 15 novembre 2010
Napoleone
La saggezza di Napoleone Bonaparte
Per essere dei grandi leader è necessario diventare studiosi del successo e il miglior modo che conosco è quello di conoscere la storia e la biografia degli uomini che già hanno avuto successo. Così la loro esperienza diventa la mia esperienza.
Napoleone Bonaparte
Si apre con Napoleone Bonaparte e con un suo pensiero questo blog dedicato
alla Storia.
Ho scelto Bonaparte perché è la mia grande passione che coltivo con un
blog a lui dedicato (leggi) e con un sito di recente allestimento
www.napoleone.info.
La figura di Napoleone mi ha
sempre affascinato e fa parte del mio interesse più generale per la
Storia.
Inizio quindi con poche parole per narrare della vicenda di Napoleone.
Come abbiamo imparato a scuola Napoleone nacque ad Ajaccio in Corsica
giusto un anno dopo la cessione dell'isola da parte della Repubblica di
Genova alla Francia.
Napoleone nacque Francese, ma nei
primi anni della sua vita non avvertì per niente il senso di questa
nazionalità essendo legato alla Corsica che combatteva per la sua
indipendenza con a capo Pasquale Paoli.
I Francesi però prendono decisamente il potere e proprio grazie ai buoni
uffici del Governatore Marbeuf che Napoleone riesce ad ottenere di
frequentare la scuola militare di Brienne che era esclusiva per i rampolli
dei nobili.
I bambino Napoleone frequentò la scuola con un buon profitto per la
matematica, ma con scarsi risultati per le altre materie. Da considerare
che Napoleone non consceva bene il Francese perché a casa Bonaparte si
parlava l'Italiano.
Dopo Brienne passa all'Accademia militare di Parigi dove esce da
sottotenente.
Dopo vari ritorni in Corsica al fianco di Paoli è costretto a fuggire
dall'isola proprio per dissapori con Paoli stesso.
La famiglia Bonaparte è a Marsiglia quasi indigente vista la prematura
morte del padre di Napoleone, Carlo deceduto per un cancro allo stomaco.
Il destino passa per le mani di Napoleone che a Tolone si distingue per la
liberazione della città assediata e viene promosso generale di Brigata.
Egli sposa una la vedova Beauharnais e gli viene assegnato il comando
dell'Armata d'Italia. Successo dopo successo l'Italia del nord
diventa Francese.
Fa ritorno in patria , ma subito parte per l'Egitto. La campagna è
parzialmente un successo.
Al ritorno a Parigi prende il potere come console abbattendo il Direttorio
in quello che è definito il colpo di Stato del 18 Brumaio.
Torna in Italia che nel frattempo era caduta di nuovo in mani Austriache e
la riconquista.
C'è un breve periodo di pace che
Napoleone impiega per riformare
lo Stato a partire dalle sue leggi con il nuovo Codice Civile.
Da Primo Console diventa Imperatore nel 1804.
Ricominciano le guerre in pochi anni sconfigge duramente Prussiani, Russi
e Austriaci.
Nel 1807 a Tilsit conclude un'alleanza con lo Zar e inizia il blocco
continentale, l'embargo verso i prodotti e il commercio inglese.
Napoleone invade la Spagna. La campagna si rivela un disastro per la fiera
opposizione degli Spagnoli.
Di nuovo in guerra con l'Austria che sconfigge nel 1810.
Nel 1812 l'alleanza con lo Zar crolla e Napoleone invade la Russia. La
missione si dimostra una catastrofe con Napoleone che perde quasi tutti i
suoi effettivi.
Indebolito Bonaparte perde a Lipsia contro l'Austria, Prussia e Russia.
La sua stella è al tramonto nel 1814 è costretto ad abdicare e viene
esiliato all'Elba. Dopo 10 mesi fugge fa ritorno in Francia. Combatte a
Waterllo e perde.
Esilio a Sant'Elena. Muore il 5 maggio del 1821.
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Napoleone nacque Francese, ma nei primi anni della sua vita non avvertì per niente il senso di questa nazionalità essendo legato alla Corsica che combatteva per la sua indipendenza con a capo Pasquale Paoli.
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