Maria Amalia di Sassonia
La regina amata dai Napoletani.
Moglie di Carlo di Borbone, regnò a Napoli come regina consorte dal 1738 al 1759, quando Carlo passò sul trono di Spagna.
I Napoletani hanno sempre avuto un rapporto d'amore e odio con i loro regnanti. Maria Amalia fu amata alla follia. D'altra parte il regno di Carlo è quello in cui Napoli raggiunse fasti mai più raggiunti nella sua storia.
Ma veniamo alla nostra benamata regina.
La Storia
Maria Amalia di Sassonia nacque a Dresda nel 1724. Il padre era Augusto III di Polonia elettore della Sassonia. La madre era di superiore lignaggio essendo un'Asburgo; si trattava della figlia di Giuseppe I, Maria Giuseppa d'Austria.
Carlo di Borbone |
Come era solito tra i nobili e i regnanti, la preoccupazione della famiglia era di riuscire ad ottenere un buon matrimonio per la figlia. Le operazioni di questo genere cominciavano ben presto, quando le fanciulle nobili erano poco più delle bambine.
C'è da considerare che la vita media era molto più bassa rispetto all'attuale e che lo scopo principale dei matrimoni reali erano di produrre una discendenza quanto più corposa fosse possibile e di contrarre alleanze favorevoli ai loro regni.
Le nozze con Carlo di Borbone
Non ci dobbiamo meravigliare, quindi se a solo 14 anni Maria amalia si fidanzò con Carlo di Borbone. Siamo nel 1737. Il fidanzamento durò lo spazio di un mattino, perché il 9 maggio 1738 fu celebrato il matrimonio per procura.
Il matrimono tra Maria Amalia e Carlo contribuì a limare i dissapori col Papa che concesse la dispensa per le nozze a causa della giovanissima età della futura regina di Napoli.
I festeggiamenti per il matrimonio si potrassero per 15 giorni.
Ben presto la regina venne colpita dal vaiolo che le deturpò il volto, ma
questo non impedì a Carlo di continuare ad amarla.
Maria Amalia
era del genere nordico alta, slanciata, bionda.
Ella fu ammessa al
Consiglio di Stato solo dopo aver generato il primo figlio.
Maria Amalia tentò di imporre le proprie idee politiche al consorte, ma non sempre vi riuscì.
Una regina colta
Più successo Maria Amalia lo ebbe nel campo della cultura. La regina era
profondamente colta e istruita, amava circondarsi di artisti. Quando il re
decise la costruzione della
Reggia di Caserta,
la regina si impegnò con le sue idee e con i suoi consigli.
Merito
anche di Maria Amalia la ristrutturazione del Palazzo Reale.
Durante il
regno di Carlo viene costruita anche la splendida Reggia di Capodimonte,
nata per accogliere la
collezione Farnese
e di fatto diventata un'altra delle residenze reali.
Proprio all'interno del parco Carlo con l'aiuto della regina impiantò la fabbrica di porcellane oggi nota in tutto il mondo.
Reggia Capodimonte |
Sotto il regno di Carlo vide la luce anche la Reggia di Portici.
Reggia Portici |
Napoli viveva uno splendore mai visto prima. D'altra parte era di nuovo capitale di un regno autonomo e Carlo III insieme alla sua fedele consorte non lesinavano sforzi per abbellirla.
Carlo re di Spagna
Nel 1758, però avvenne che il re di Spagna designò come suo erede Carlo.
Questo perchè
Ferdinando VI
fratellastro di Carlo rinunciò al trono a seguito di una profonda prostrazione
acuita dalla perdita della moglie.
Carlo divenne allora re di
Spagna e Maria Amalia regina consorte.
Carlo prese il nome di Carlo III di Spagna, abdicò da re di Napoli e nominò successore il suo secondogenito Ferdinando, che rimase a Napoli. Fuescluso dalla successione il primogenito che aveva un evidente ritardo mentale.
Le due corone, quella di Napoli e quella di Spagna furono scisse.
Maria Amalia divenne regina di Spagna e anche in terra spagnola si dedicò al restauro delle dimore reali e come fatto per Capodimonte diede nuovo lustro alla fabbrica di porcellane: la Real Fabrica del Buen Retiro.
La regina Maria Amalia morì di lì a poco il 27 settembre del 1760.
Maria Amalia oggi è sepolta a Madrid nella Cripta reale del monastero dell'Escorial.
Conclusioni
I Napoletani amarono molto Maria Amalia, la qual cosa è sorprendente viste le sue origini e il suo carattere.
Cosa impressionò allora il popolo?
Napoli ritrovava il suo splendore di capitale, le attività produttive fiorivano. Si costruivano reggie, si innalzavano monumenti, ma la regina si fece promotrice anche di grandi iniziative sociali e benefiche che colpirono il popolo. I suo impegno nella Arciconfraternita di San Giuseppe dei nudi ne è testimonianza.
Un altro particolare che piaceva ai Napoletani era che i sovrani si mostravano spesso in pubblico, avendo un contatto reale con i sudditi.
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