Leone I Magno il Papa che sconfisse Attila
La storia che tutti abbiamo imparato da piccoli a scuola ci consegna questo
episodio in parte o del tutto esagerato.
Attila, re degli Unni, è in Italia. Lo precede la fama di condottiero spietato e
audace e tutti ricordiamo il celebre motto: "dove passa Attila non cresce più l'erba".
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| Attila |
Solo queste parole ci fanno comprendere quanto fosse temuto il sovrano degli
Unni, ma soprattutto quanto timore c'era per i saccheggi e le
devastazioni che un'invasione di Roma avrebbe provocato, ricordando quanto era
accaduto col sacco di Roma compiuto dai Visigoti del re Alarico.
La leggenda vuole che impavido il Papa Leone I incontrò da solo Attila, il
quale fu così impressionato dalla sua figura da rinunciare a proseguire la sua
discesa.
I fatti tramandati fanno parte dell'agiografia del personaggio di Leone I. Le
cose non andarono esattamente in questo modo.
Le cronache che abbiamo a disposizione sono due una di
Prospero d'Aquitania
e l'altra del vescovo
Idazio.
Da queste fonti sappiamo che Leone fece parte di una delegazione composta dal
prefetto Trigezio e dal console Gennadio avieno incaricata di
intavolare delle vere e proprie trattative con Attila.
La cosa più probabile è che i tre offrirono un lauto triburo al re degli
Unni
affinché egli recedesse dalla sua intenzione di invadere il resto d'Italia e
che il sovrano accettò tale proposta.
E' innegabile, però che il carisma della figura di Leone I giocò un
ruolo non marginale nella vicenda.
La figura di Leone I Magno è centrale nella storia della Chiesa, non solo per
questo episodio tanto celebrato nei manuali di storia, ma anche e soprattutto
per la strenua difesa della centralità e del primato della Chiesa di
Roma di fronte alle varie eresie e ai tentativi della Chiesa Orientale e delle
varie sedi vescovili di attentare a tale egemonia.
Leone I riuscì nel suo intento, anche con l'aiuto dell'Imperatore
d'Occidente Valentiniano III e di sua moglie
Galla Placidia.
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| Galla Placidia |
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