Waterloo fu l'ultimo campo di battaglia di Napoleone.
Waterloo |
Approfondimenti: l'ultimo campo di battaglia di Napoleone
La battaglia che mise fine all'Impero napoleonico si svolse il 18 giugno del 1815.
Antefatti
Napoleone a fine febbraio era fuggito dall'esilio dell'Elba dove le forze nemiche lo avevano relegato dopo le sconfitte del 1814.
Comincia il periodo che viene definito i 100 giorni.
Napoleone rientra in patria, non sa quale accoglienza gli verrà riservata. Ben presto Bonaparte si accorge che il popolo gli è ancora fedele e lo sono pure i suoi soldati.
In pochi giorni Luigi XVIII deve abbandonare precipitosamente Parigi dove fa il suo ingresso trionfale Napoleone.
Bonaparte vorrebbe evitare, almeno nell'immediato un ulteriore conflitto. Egli sa bene che riorganizzare l'esercito sarebbe costato tempo.
Cerca così di convincere i suoi avversari delle sue intenzioni pacifiche.
Cerca così di convincere i suoi avversari delle sue intenzioni pacifiche.
Austria, Prussia, Russia e Inghilterra non accettano le offerte di pace di Napoleone e si organizzano per la guerra dando vita alla VII coalizione. Le potenze europee vogliono sconfiggere Napoleone una volta per tutte.
A Napoleone non resta che accettare la guerra. La sua strategia è ben precisa e lucida come sempre. Egli decide di attaccare in breve tempo sorprendendo le truppe prussiane e inglesi che sono a nord della Francia in territorio belga.
L'esercito si dirige a nord
Napoleone sa bene che le forze nemiche sono molto superiori alle sue. L'unica carta che può giocare è quella di vincere una battaglia campale cercando, in questo modo di dissuadere dalla lotta i nemici.
In ogni caso una rapida vittoria gli avrebbe consentito di guadagnare tempo e di poter riogarrnizzare l'esercito e la Nazione.
La strategia di Napoleone durante la campagna del 1815 è simile a quelle già sperimentate nel passato.
Bonaparte vuole affrontare separatamente i due eserciti nemici non dando loro la possibilità di riunirsi. La tattica sembra riuscire perchè il 14 giugno a Ligny l'esercito prussiano con a capo il generale Blucher viene sconfitto e lo stesso Blucher ferito cadendo da cavallo. La vittoria, però non è decisiva perchè i Prussiani riescono a riorganizzarsi e marciano verso Waterloo come da accordi tra Wellington e lo stesso Blucher.
Il piano di Napoleone prevede anche la conquista del bivio di Quatre Bras di vitale importanza per evitare l'unione dei due eserciti nemici. Il Maresciallo Ney si dimostra titubante e la missione riesce solo in parte.
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Il Duca di Wellington |
La battaglia prncipale si svolge il 18 giugno nei pressi di Waterloo. Si affrontano l'esercito francese con a capo Napoleone e quello inglese il cui comando era affidato ad Arthur Wellesley duca di Wellington.
Napoleone esita non dà l'ordine di attacco, aspetta che l'evolversi della situazione meteorologica.
Secondo i suoi calcoli il sole avrebbe asciugato i terreni resi fangosi dalla scrosciante pioggia dei giorni precedenti consentendo alle palle di cannone di colpire anche di rimbalzo gli Inglesi la cui tattica difensiva era evidente.
Secondo i suoi calcoli il sole avrebbe asciugato i terreni resi fangosi dalla scrosciante pioggia dei giorni precedenti consentendo alle palle di cannone di colpire anche di rimbalzo gli Inglesi la cui tattica difensiva era evidente.
Tale ritardo fu fatale per l'esito della battaglia.
Alle 11,30 i cannoni cominciano a rombare.
Alle 11,30 i cannoni cominciano a rombare.
Da questo momento in poi si susseguono scontri sanguinosi tra i due eserciti. Le truppe francesi avanzano a costo di un enorme sacrificio di vite umane. Verso sera la battaglia sembra poter essere vinta da Napoleone che decide di lanciare sul campo di battaglia la Vecchia Guardia, dopo innumerevoli cariche di cavalleria del Maresciallo Ney che si scontravano contro i quadrati ben organizzati dagli Inglesi.
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Ecco che , però da lontano si profila l'arrivo di un altro esercito. Erano i soldati francesi a capo del Maresciallo Grouchy che erano incaricati di inseguire i Prussiani o erano proprio le truppe di Blucher?
Consigli di lettura:
Erano i Prussiani che irruppero sul campo di battaglia a dar man forte agli Inglesi.
Napoleone cerca comunque la vittoria che passa con lo scardinare la strenua resistenza inglese. Bonaparte impegna i Prussiani con reparti della giovane guardia e lancia la vecchia guardia contro i quadrati inglesi.
Accade quello che nessuno si sarebbe aspettato. Questi vecch soldati avvezzi a mille battaglie si ritirano in maniera disordinata.
Gli Inglesi hanno resistito e i Prussiani non si posssono più contenere. Di Grouchy e dei suoi 30.000 uomini nessuna traccia.
La battaglia di Waterloo, che sembrava vinta, si tradusse in un'immane sconfitta dalle conseguenze disastrose per Napoleone.
L'esilio a Sant'Elena
L'Imperatore è costretto ad abdicare. Egli si consegna nelle mani degli Inglesi dopo aver scartato l'ipotesi di una fuga negli Stati Uniti d'America.
Napoleone spera nella magnamità dei suoi storici nemici.
Si sbaglia!
Il governo inglese decide di punirlo nel peggiore dei modi. Napoleone viene esiliato nella sperduta isola di Sant'Elena nel cuore dell'oceano Atlantico a 1700 miglia dalla terra ferma.
Sant'Elena, un'isola che ancora una volta ricorre nel destino di Bonaparte sarà anche la sua tomba.
Napoleone resiste solo 6 anni, poi roso da un cancro allo stomaco rende l'anima a Dio.
La prigionia fu un vero e proprio calvario per l?imperatore vessato dalle angherie del turpe governatore dell'isola Hudson Lowe.
Per conoscere meglio la storia di Napoleone:
Approfondimenti: Il perfido carceriere di Sant'Elena
Waterloo segna la fine dell'Impero napoleonico e l'inizio del periodo sorico definito Restaurazione.
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