Lo Zar assassinato
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Alessandro II Romanov, conosciuto anche come Aleksandr II Nikolaevič Romanov, è stato un imperatore di Russia e duca di Finlandia dal 2 marzo 1855 fino alla sua morte il 13 marzo 1881, nato a Mosca il 29 aprile 1818.
Uno dei regni più controversi di Russia terminato con l'assassinio dello Zar che già in precedenza aveva subito diversi attentati da cui era sfuggito miracolosamente.
Alessandro cercò di introdurre in Russia diverse riforme, cercando di modernizzare lo Stato che era troppo centralizzato. I suoi tentativi, però riuscirono solo in parte, per l'opposizione dll'aristocrazia terriera e per i nascenti gruppi rivoluzionari.
Egli poi dovette affrontare gli esiti negativi della guerra di Crimea e anche per questo motivo cercò di riformare anche l'esercito.
L'abolizione dei servi della gleba
Uno dei momenti più significativi del suo regno è stato nel 1861, quando promulgò una legge sull'emancipazione della servitù della gleba, che ha portato all'indipendenza della maggior parte dei contadini russi. Questa mossa ha segnato un importante passo verso la modernizzazione e l'abolizione del sistema feudale, anche se l'opposizione che dovette fronteggiare fu estrema da parte dei ricchi proprietari terrieri. Alla fine la sua riforma fu monca e determinò anche la delusione degli stessi servi
Le riforme amministrative
Negli anni successivi, Alessandro II ha continuato le riforme, migliorando l'efficienza dell'amministrazione fiscale nel 1862 e riformando l'università nel 1863, fornendo maggiore sostegno finanziario e autonomia ai docenti che negli anni precedenti erano stati sottoposti a rigida censura da parte del padre di Alessandro, preoccupato dai moti rivoluzionari del 1848.
L'autocrazia zarista
Alessandro non seppe però mai mettere in discussione l'autocrazia zarista per cui molte delle sue riforme, anche se nate con intento di rendere più moderno il paese, alla fine delusero un pò tutti.
Egli introdusse le assemblee elettive degli zemstvo, si preoccupò anche di riformare l'ordinamento giudiziario, sfrondandolo da vecchie leggi, rendendolo più autonomo e decisamente più moderno
La politica estera
Il problema più importante che dovette affrontare Alessandro fu superare la sconfitta in Crimea. Alla Russia furono imposte pesanti condizioni che ne minarono l'economia. Lo Zar però seppe afrrontare la situazione con vigore attraverso un sistema di nuove alleanze e approfittando dei conflitti che nascevano in Europa. Quando la posizione russa si rafforzò egli si diede all'espansione in Asia, la qual cosa portò la Russia alla massima estensione territoriale
Alessandro si riavvicinò alla Prussia, ricordiamo che la zarina era Prussiana, ed ebbe cattivi rapporti con l'Inghilterra proprio per la politica espansionista in Asia che metteva in pericolo i traffici commerciali degli Inglesi
La rivolta in Polonia
Come spesso accadeva, scoppiò una rivolta in Polonia. Questa volta lo Zar decise di adoperare il pugno duro. La repressione fu cruenta e crudele e durò diversi anni. La rivolta fu sedata, ma il sentimento anti russo dei Polacchi si rafforzò. E anche oggi nella più piena attualità lo possiamo verificare
Gli attentati e la morte
Diversi furono gli attentati che colpirono lo Zar. A molti di essi egli sfuggì quasi per miracolo. L'ultimo di questi attentati fu architettato con una astuzia sorprendente. la carrozza dello Zar fu prima colpita da una bomba che però non sortì il suo effetto facendo restare illeso Alessandro. Nel momento in cui egli scese dalla carrozza per interrogare l'attentatore che nel mentre era stato catturato, una seconda bomba lanciata da un nuovo attentatore lo colpì e lo portò alla morte
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