mercoledì 8 dicembre 2021

L'amore è il passo più vicino alla psicosi. Biografia di Sigmund Freud

 Freud l'uomo che rivoluzionò la psicologia

Così come si provocano o si esagerano i dolori dando loro importanza, nello stesso modo questi scompaiono quando se ne distoglie l'attenzione. Sigmund Freud
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Freud , neurologo austriaco è universalmente conosciuto per le sue teorie, all'epoca rivoluzionarie, sulla cura e l'origine delle nevrosi. Egli è  considerato il padre fondatore della psicoanalisi.

Le sue teorie si basavano sullo studio e l'indagine sui conflitti inconsci e non risolti nell'individuo. Il terapista con colloquio mirat col pazinte poteva far emergere tali conflitti argomentand sui sogni, le fantasie, le pulsioni e le associazioni.

I primi anni della carriera di Freud

L'amore è il passo più vicino alla psicosi. 

La dta di nascita di Freud è il 6 maggio del 1856, il luogo Freiberg cittadina dove Freud risiede per pochissimi anni perché la sua famiglia si trasferì a Vienna dove visse per la maggior parte della sua vita.

Freud frequentò l'università di Vienna e conseguì nel 1881 la laurea in medicina specializzandosi soprattutto sulle interazioni del cervello.

Anche gli studi post laurea di Freud si concentrarono sulle neuroscienze, sulle modalità di funzionamento del cervello, sulla biologia  cerebrale

L'approccio di Freud alla professione di medico fu sempre improntato alla ricerca scientifica. Per tale ragione egli cominciò a seguire gli stdi e le metodologie del collega Josef Breuer e in particolar modo analizzò lo studio e i comportamenti dell'isterismo.
Una delle analisi di Breuer che Freud fece sue, fu l'analisi dei pazienti isterici che erano portati a calmarsi quando potevano esprimere a parole i loro disagi.

Freud apprese molto da Breur che può essere considerato il suo mentore, ma alla fine le loro strade si divisero per contrasti personali e per il diverso approccio scientifico che volevano dare ai loro studi.

L'influenza di Breuer su Freud f notevole soprattutto nell'approccio terapeutico basato sulla conoscenza del paziente e dei suoi traumi passati

Le  teorie di Freud

"La creatività è un tentativo di risolvere un conflitto generato da pulsioni istintive biologiche non scaricate, perciò i desideri insoddisfatti sono la forza motrice della fantasia ed alimentano i sogni notturni e quelli a occhi aperti.”.

La  teorie sui sintomi psicotici dello psicologo Freud si basavano sul fatto che le psicosi e le nevrosi fossero originati da traumi del passato, esperienze fortemente incidenti ben presenti nell'inconscio, ma rimosse dalla coscienza.
Il compito dl terapista era quello di indagare, e cercare di far riemergere i traumi nascosti per cercare poi di risolverli e guarirli permettendo lo sviluppo futuro dell'individuo e la scomparsa o l'attenuazione delle nevrosi o della psicosi ossessiva.

Tra le teorie più importanti di Freud psicologo citiamo la suddivisione in E, Ego e SuperEgo dell personalità umana. Il complesso di Edipo e l'analisi e la interpretazione dei sogni.

Tali teorie non furono subito accettate dalla comunità scientifica per l'evidente carica innovativa e per l'accento particolare e centrale sulla libido e la sessualità che scandalizzavano la morale pubblica di quei tempi.

Freud fu invitato negli Stati Uniti per una serie di conferenze sulle psicosi e le nevrosi .  L'ambiente decisamente meno ostile che trovò negli States fece accrescere la sua fama che divenne definitiva nel 1896 quando pubblicò ive Lectures on Psycho-Analysis

Il ritorno a Vienna e le persecuzioni razziali

Esistono due modi per essere felici in questa vita, uno è di diventare un idiota e l'altro è di esserlo.

 


Freud successivamente tornò a Vienna, dove dovette fare i conti col regime nazista essendo lui ebreo. Le persecuzioni nei confronti degli ebrei da parte del regime di Hitler si fecero sempre più pressanti e se all'inizio Freud riuscì a contenerle pagando ingenti somme alla Gestapo venne il momento in cui dovette abbandonare l'Austria.
Gli venne concesso di stilare una lista di persone da portare con sè. L'elenco di 17 persone non conteneva al suo interno i nomi delle sorelle che rimasero a Vienna per poi morire nei campi di sterminio.

L'esilio a Londra e la morte

Fumare è indispensabile se non si ha nulla da baciare.

 

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E' probabile che Freud cercò di salvare le persone più giovani perchè riteneva che il regime nazista non avrebbe toccato donne anziane. 
Alla fuga da Vienna contribuì Marie Bonaparte, discendente di Napoleone e psicanalista.
A Londra le sue condizioni di salute si aggravarono. Freud, infatti combatteva da anni con un cancro alla bocca che come conseguenza aveva lo aveva portato a subire ben 32 operazioni.
Nel 1939 le sue condizioni precipitarono, ma non per questo smise di fumare i suoi sigari.
Freud si spense il 23 settembre del 1939.

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