Alessandro Magno, il più grande condottiero di tutti i tempi
Alessandro Magno è una figura quasi leggendaria nella storia. Eccezionale condottiero, capace di grandi conquiste è considerato forse il più grande stratega insieme a Napoleone Bonaparte, Annibale e Giulio Cesare.
Chi era Alessandro Magno?
Come ogni personaggio importante della storia Alessandro Magno è ritenuto un grande conquistatore dalla nostra cultura occidentale, mentre il punto di vista dei paesi conquistati propende per un giudizio meno lusinghiero sottolinenando la crudeltà e il dispotismo del Macedone confrontati con l'autorità permissiva dei Persiani.
Per porre in maniera esatta nella timeline della storia le vicende di Alessandro Magno partiamo da 150 anni prima e cioè nel momento in cui la Grecia è sotto attacco dei Persiani.
Lo sconfinato esercito persiano nel 480 a.C. penetrò in Grecia e incendiò la città di Atene. I Greci si coalizzarono e respinsero i Persiani. Siamo, nel periodo della famosa battaglia delle Termopili e dell'episodio più che famoso di Leonida e dei suoi 300 Spartani.
Passano 150 anni, ma i rancori contri i Persiani non sono ancora sopiti.
Alessandro prende il potere
Alessandro, figlio di Filippo II di Macedonia sale al poter dopo l'omicidio del padre.
Il primo di intento di Alessandro fu quello di rafforzare i confini del regno. Subito dopo cominciò la sua politica di espansione. In tal modo venne conquistato l'Egitto nel 332 a.C. dove Alessandro venne acclamato come un liberatore.
Da quel momento Alessandro rivolse le sue attenzione all'Impero Persiano. L'esercito macedone invase l'Assiria, Babilonia e molti altri possedimenti persiani.
La conquista di Persepoli
Alessandro forte di un esercito organizzato e possente e della sua personale abilità di condottiero passò di vittoria in vittoria fino a raggiungere Persepoli, il cuore dell'Impero che vene distrutta anche per rappresaglia dopo l'incendio di Atene di 150 anni prima.
Dario viene sconfitto a Isso
Alessandro spesso era in preda ai fumi dell'alcol e quando era ubriaco prendeva decisioni crudeli, ma nello stesso tempo era capace anche di estrema bontà.
Dopo aver sconfitto, infatti Dario III nella battaglia di Isso, quest'ultimo abbandonò la moglie Stateira e i figli. Alessandro non solo non fece nulla contro di loro, ma sposò la stessa Stateira.
La morte di Dario e la punizione di Besso
La guerra contro Dario III non era ancora finita. I due si affrontarono ancora a Gaugamela e Alessandro riportò una nuova grande vittoria. Dario fuggì, ma venne raggiunto e assassinato dal generale Besso che si autoproclamò re.
Alessandro, che stimava Dario come suo avversario diede la caccia a Besso e lo fece giustiziare.
La morte di Besso |
La morte di Alessandro Magno
A quel punto tutto l'Impero persiano era stato conquistato. La sete di possesso di Alessandro non era, però ancora soddisfatta. Egli, infatti voleva ancora proseguire e spingersi ancora più est. I soldati erano stanchi e volevano porre fine a quella serie infinite di campagne per cui cominciò a esserci del malcontento e qualche rivolta.
Alle soglie dell'India, Alessandro decise di far ritorno in patria. Sulla via ce lo avrebbe riportato nel suo regno Alessandro fu colto da una febbre che lo portò alla morte.
Con la morte di Alessandro anche il suo regno era destinato alla dissoluzione dopo che lo stesso fu diviso tra i suoi generali.
Alessandro, a differenza dei Persiani che mantennero un impero molto tollerante con un buona integrazione con le popolazioni conquistate a cui fu permesso di seguire le proprie religioni usi e costumi si impose con la forza. Per tale ragione Alessandro non fu salutato come un liberatore.
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