Il contributo di Guglielmo di Malmesbury alla storiografia medievale
Una vita al servizio della storia e della cultura
Gesta Regum Angliorum, la sua opera più importante
Il severo giudizio su Eadric Streona
Quest'uomo era il rifiuto dell'umanità, la vergogna degli inglesi; un ghiottone abbandonato, un astuto miscredente; che era diventato opulento, non per nobiltà, ma per linguaggio specioso e impudenza. Questo abile dissimulatore, capace di fingere qualsiasi cosa, era abituato, per finta fedeltà, a fiutare i disegni del re, per poterli divulgare a tradimento.
La vita di Guglielmo si svolse tutta nel suo monastero di Malmesbury,ma il Gesta Regum Anglorum non fu la sua sola opera. Egli i dedicò anche all'agiografia, scrivendo vite di santi come "Vita Sancti Wulfstani" (Vita di San Wulfstan) e "Vita Sancti Aldhelmi" (Vita di San Aldelmo). Queste opere riflettono la sua devozione religiosa e la sua conoscenza della tradizione cristiana.
Guglielmo nelle sue opere cercò di essere equilibrato, non sempre riuscendovi. Uno dei suoi pregi fu l'accuratezza dei dettagli e la narrazione molto coinvolgente che ne decretarono il successo.
L'eredità di Guglielmo di Malmesbury è notevole perchè è grazie alla sua opera che possiamo conoscere gli eventi di un periodo complicato e travagliato della storia inglese.
Mi piace segnalare, infine un passo di Guglielmo in cui ci dice come si sia appassionato alla storia:
«Infatti la logica, che arma il discorso, l’ho a malapena sentita; la fisica, che cura la salute del corpo, l’ho compresa più chiaramente; ma avendo indagato fino in fondo parti dell’etica, onoro la sua eccellenza, perché è chiara in sé a chi la studia e spinge gli animi a vivere bene; soprattutto la storia, che insaporendo le regole morali con qualche piacevole conoscenza dei fatti, tramite esempi incita i lettori a seguire il bene e ad evitare il male."
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