mercoledì 16 febbraio 2022

Caterina d'Aragona, la prima moglie di Enrico VIII

Caterina d'Aragona, la vera regina d'Inghilterra

Caterina d'Aragona
Caterina d'Aragona



La storia ci emoziona  perchè con essa facciamo la conoscenza di vicende che spesso hanno dell'incredibile e perché ci presenta dei personaggi con un fascino irresistibile.

E come affermava Adolf Huxley:

 “Il fascino della storia e la sua enigmatica lezione consistono nel fatto che, di epoca in epoca, nulla cambia eppure tutto è completamente diverso.”

Nella storia del personaggio di Caterina d'Aragona emergono, però delle novità e andiamo a conoscerne il perché.
Caterina d'Aragona  fu la prima moglie del sovrano di Inghilterra Enrico VIII, ma fu soprattutto la regina che con il suo rifiuto di voler annullare il suo matrimonio determinò lo scisma anglicano e la nascita della chiesa d'Inghilterra.

Chi era Caterina d'Aragona?

Caterina era la figlia del re di Spagna. Suo padre Ferdinando II d'Aragona e sua madre Isabella di Castiglia.

Ella nacque nelle vicinanze di Madrid e precisamente a Alcalá de Henares il 16 di dicembre del 1485. Caterina era la figlia più giovane dei sovrani di Spagna.

Un'educazione reale

La giovane principessa fu allevata come era consuetudine per fanciulle del suo rango destinate a sposare altri principi o reali. A quei tempi una principessa era una pedina di scambio nel complesso equilibrio politico europeo e Caterina non sarebbe sfuggita a questo destino.

La sua educazione fu un misto di attività muliebri come il ricamo affiancate a una solida istruzione la quale comprendeva lo studio della storia, del latino, francese e filosofia.

Caterina promessa sposa

Caterina venne promessa sposa al principe di Galles erede al trono d'Inghilterra Arturo, per cui partì alla volta della corte londinese nel 1501 e lì sposò il principe.

Una vedova precoce

Arturo ebbe brevissima vita. Egli, infatti morì nel 1502 prima che il matrimonio venisse consumato.

Caterina sposa Enrico VIII

Enrico VIII
Enrico VIII - Fonte


A questo punto Caterina venne promessa sposa al nuovo principe ereditario, il futuro Enrico VIII. Il matrimonio, però venne celebrato molto dopo e precisamente l'11 giugno del 1509 a causa di varie difficoltà che insorsero. Il primo problema era ricevere la dispensa papale per avere l'autorizzazione a sposare il fratello di Arturo cosa che avvenne.

In seguito nacque un contenzioso tra le due corti per la dote di Caterina, ma anche questo scoglio alla fine venne superato e e i due si sposarono.

Nel frattempo Enrico era diventato re e Caterina la sua regina. Il matrimonio tra i due proseguì per qualche tempo senza scossoni con Enrico impegnato in guerra e Caterina a svolgere il ruolo di reggente in patria. 

Gli eredi mancati

Come spesso accade ai matrimoni reali si pose il problema dell'erede. Caterina ebbe sei figli, tutti però morti prematuramente. Di essi solo una femmmina Mary restò in vita.
Questa situazione cominciò a pesare ad Enrico, malgrado Caterina fosse una buona moglie e anche molto amata dal popolo.

Enrico era più giovane di Caterina di sei anni e la regina cominciava anche ad accusare qualche problema di salute, per cui Enrico cominciò a maturare l'idea dell'annullamento del matrimonio con Caterina.

Enrico VIII vuole l'annullamento del matrimonio

Si poneva il problema di quale motivazione addurre per l'annullamento del matrimonio che doveva arrivare dall'autorità papale.



Le ragioni del re Enrico VIII

Enrico inoltrò la sua richiesta di annullamento di matrimonio adducendo il motivo del precedente sposalizio col fratello Arturo.

A supporto della sua tesi Enrico citava un passo della Bibbia e precisamente del Levitico:

Se alcuno prende la moglie del suo fratello, ciò è cosa brutta; colui ha scoperte le vergogne del suo fratello; sieno senza figliuoli.

Secondo Enrico, la dispensa al matrimonio data dal Papa Giulio II non sarebbe stata valida perché nemmeno il Papa poteva ergersi al di sopra della Bibbia. 

A contrastare, però le tesi di Enrico VIII c'era un altro passo della Bibbia e precisamente del Deuteronomio che recitava così:

Quando i fratelli abiteranno insieme e uno di loro morirà senza lasciare figli, la moglie del defunto non si mariterà fuori, con un forestiero; il suo cognato verrà da lei e se la prenderà in moglie, compiendo così verso di lei il dovere del cognato.” (Dt, 25:5)

Questo piano avrebbe avuto qualche speranza di successo se Caterina avesse avallato la tesi secondo cui il matrimonio con Arturo fosse stato consumato.

Caterina non cede

Questo non avvenne. Caterina continuò ad asserire che il precedente matrimonio con Arturo non era stata consumato e che quindi il vincolo matrimoniale con Enrico era indissolubile.

Il parere di Papa Clemente VII

Clemente VII
Clemente VII - Fonte


La patata bollente era tutta nella mani di Clemente VII, il Papa che doveva dare il suo giudizio definitivo. Chiaramente la decisione del Papa era tutta politica. 

Da una parte aveva un potente sovrano, Enrico VIII, che nel passato aveva dimostrato grande sensibilità e lealtà nei confronti della Chiesa tanto da essere soprannominato  "Defensor Fidei" , difensore della fede, dall'altro Caterina d'Aragona zia dell'Imperatore Carlo V.

Il Pontefice si dichiarò a favore della tesi della indissolubilità del matrimonio.

La situazione era in stallo. Enrico avrebbe dovuto attendere tempi migliori e reiterare le sue richieste al Papa o sperare in una morte prematura di Caterina.

Anna Bolena

Anna Bolena
Anna Bolena: fonte


Nel frattempo Enrico si era invaghito di Anna Bolena dopo essere stato l'amante della sorella di lei Maria. Anna molto abilmente spinse il re a rompere gli indugi.
Nel 1533 Enrico sposò in segretezza Anna Bolena e fece annullare il precedente matrimonio con Caterina dall'Arcivescovo di Canterbury, Thomas Cramer autoproclamandosi a capo della Chiesa di Inghilterra.

Lo scisma

Lo scisma non avvenne, però solo a causa di un capriccio amoroso di Enrico VIII. La nobiltà inglese, infatti già da anni non sopportava le ingerenze della Chiesa Cattolica e il suo potere.
Lo scisma accelerò tale processo e le ricchezze della Chiesa andarono a finire nelle casse della Corona.

Anni successivi e morte

kimbolton castle
Kimbolton Castle


Caterina si rifiutò di riconoscere la legittimità delle azioni di Enrico e si considerava ancora regina, rifiutandosi di inviare a Bolena i suoi gioielli della corona quando il suo sostituto li aveva richiesti. Tenuta isolata e separata dalla figlia Mary , Catherine morì al castello di Kimbolton nell'Huntingdonshire, nel Cambridgeshire, in Inghilterra, il 7 gennaio 1536, all'età di 50 anni.

Iscriviti al canale Youtube



Continua a leggere









Nessun commento:

Posta un commento