Le streghe di Berwick: un oscuro capitolo del regno di Giacomo I
Introduzione
Siamo nel XVI secolo, in pieno Rinascimento. L'Europa è scossa da un grande fermento in tutti i campi. C'è una nuovo visione del mondo, ma le paure che avevano caratterizzato il Medioevo sono ancora presenti. Paura, superstizione fanno parte del bagaglio culturale anche delle menti più illuminate e l'influenza nefasta del bigottismo religioso influenza anche questo periodo considerato di rinascita.
In questo contesto si inserisce la caccia alle streghe che raggiunse il suo apice in uno degli episodi più raccapriccianti ed emblematici: quello delle streghe di Berwick che coinvolse il re Giacomo I Stuart
Giacomo I e la sua ossessione per la stregoneria
Giacomo I era un uomo colto e raffinato, ma era pienamente convinto dell'esistenza delle streghe e più in generale del demonio.. Nel 1597 pubblicò il trattato "Daemonologie", in cui teorizzava non solo l'esistenza delle steghe , ma ne propugnava la necessità di scovarle e di perseguirle. Egli sosteneva che erano creature del diavolo che si erano inserite nella società per distruggerla
Il caso delle streghe di Berwick
La storia è questa: il Re si convinse che una terribile tempesta scoppiata nel Mare del Nord e che aveva messo a repentaglio la sua vita e quella della sua consorte la regina Anna di Danimarca era stata causata da un gruppo di streghe ingaggiate dal Conte di Bothwell.
Ne nacque una delle più grandi persecuzioni della storia.
Centinaia di donne furono arrestate nel North Berwick con l'accusa di stregoneria.
Inutile dire che ci furono molte confessioni, strappate con i più orrendi metodi di tortura.
Lo stesso Re Giacomo presenziò al processo con l'accusata numero 1 Agnes Sampson.
La donna fu sottoposta ad atroci torture e infine confessò riti satanici svolti nel cimitero, rapporti con il diavolo e altri rituali svolti presso la cattedrale.
Processo e condanna
Per l'esattezza furono ben cinquantatre i capi d'accusa di stregoneria per la Sampson che li ammise tutti.
La fine delle sue sofferenze fu la morte, fu infatti strangolata e poi bruciata viva.
La caccia alle strghe alla fine del 1500 portò alla persecuzione e all'uccisione di un numero di donne che gli studiosi stimano nell'ordine di tremila.
Una vera e propria carneficina.
Il processo fu un esempio lampante di come la superstizione e la paranoia potessero portare a ingiustizie e atrocità.La fine delle sue sofferenze fu la morte, fu infatti strangolata e poi bruciata viva.
La caccia alle strghe alla fine del 1500 portò alla persecuzione e all'uccisione di un numero di donne che gli studiosi stimano nell'ordine di tremila.
Una vera e propria carneficina.
Riflessioni finali
Le streghe di Berwick è un capitolo oscuro della storia europea, ma è importante perché ci fa comprendere come le paure, le convinzioni religiose possano portare a gesti estremi e raccapricianti e ci fa riflettere sull'importanza di avere delle convinzioni basate su fatti concreti e ragionamentil canale Youtube, un'occasione da non perdere
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