Strumenti di tortura per streghe
Il più famoso è sicuramente la pera d'angoscia.
Un sofisticato strumento a forma di pera formato da quattro petali ognuno con un puntale acuminato. La Pera d'angoscia veniva inserita in bocca allo sventurato; girando una vite, posta alla sommità dello strumento, i petali si allargavano dando come si può immaginare delle atroci sofferenze. Di questo strumento esistevano piccole varianti per inserzioni vaginali e anali.
Molti studiosi sono scettici sull'esistenza di questo strumento di tortura
perchè i reperti di cui siamo in possesso sono di epoca più recente e nessuno
di essi è, invece di epoca medievale.
Anche nelel cronache non si fa riferimento mai alla pera d'angoscia.
Resta il fatto che sia stato utilizzato o meno nel Medioevo, si tratta di
un'aberrazione notevole notevole da parte di chi lo ha ideato.
Un altro terribile strumento di tortura
Ma il più spaventoso strumento ideato dall'uomo per torturare i suoi simili
è quello che vedete nell'immagine seguente:
Il meccanismo nella sua crudeltà è estremamente semplice. La vittima veniva
legata mani e piedi ; girando le leve dello strumento gli arti venivano
tirati fino a che le ossa cominciano a spezzarsi: prima quelle delle
braccia, poi le gambe poi le vertebre e se il boia continuava la sua opera
si giungeva fino alle estreme conseguenze :
gambe e braccia strappate.
A volte prima di essere sottoposto a tale tipo di tortura, il condannato
veniva fatto assistere alla medesima tortura inflitta ad altri sventurati.
Il colmo della crudeltà!
Non c'è da meravigliarsi se chiunque solo a guardare un simile arnese fosse
disponibile a confessare i più atroci misfatti pur di non provare di persona
gli effetti di un simile strumento, anche se il più delle volte veniva
torturato lo stesso.
E in effetti la tortura più che a far confessare delitti commessi, nel
corso della Storia è stat utilizzata per far ammettere colpe non
compiute.
Con tale metodo l'Inquisizione mandò al rogo centinaia di persone e i
Templari confessarono crimini non commessi che di fatto decretarono la fine
dell'Ordine.
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