La bellezza a tutti i costi: l'arsenico come cosmetico nel XIX secolo
Può sembrare incredibile, ma per sembrare belli ed avere una pelle morbida e bianca durante il XIX secolo si usava l'arsenico
Il tutto, come sempre accade quando si commentano fatti storici, deve essere inserito nel contesto di quegli anni in cui vi rea un particolare ideale di bellezza.
L'ideale di bellezza in epoca vittoriana
Il periodo vittoriano fu caratterizzato da rigide convenzioni sociali e anche da particolari ideali di bellezza.
Esaminiamo insieme quale fosse il concetto di bellezza dell'epoca vittoriana che ci rivelerà aspetti sorprendenti e qualche volta inquietanti
Forse anche oggi molti ingredienti dell'industria cosmetica lasciano perplessi ed è risaputo che in passato questa pratica fosse anche più diffusa. Di certo, però resta sorprendente che l'arsenico, già noto come letale veleno fosse un ingrediente comune in molti prodotti di bellezza.
L'Arsenico nel 1800. Il caso Napoleone
C'è da dire che nel corso dl 1800,la quantità di arsenico a cui si veniva sottoposti era maggiore. Bast pensare alle indagini che furono svolte su una ciocca di capelli di Napoleone pre accertare un eventuale avvelenamento.
Venne fuori che la quantità di arsenico presente nei capelli di Bonaparte era molto al di sopra degli attuali standard e questo, in un primo momento, fece pensare alla validità della tesi dell'avvelenamento da parte o degli Inglesi o del conte Montholon. Successive analisi fatte sui capelli di altri contemporanei come Giuseppina , moglie di Napoleone rivelarono, però le stesse concentrazioni di arsenico.
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I Safe Arsenic Complexion Wafers
La storia diventa ancora più strana quando scopri che c'erano persino prodotti destinati a essere consumati, come i "Safe Arsenic Complexion Wafers" del Dr. James P. Campbell.
Il prodotto si proponeva di eliminare lentiggini, punti neri e altre "deturpazioni facciali" permanentemente
Le indicazioni del prodotto non si limitavano alla eleiminazione delle imperfezioni dermatologiche, ma promettevano una pelle liscia come la seta e un incarnato pallido come quello della porcellana.
Ci riesce veramente difficile pensare come si fosse diponibili a ingerire un ingrediente noto per la sua tossicità al solo scopo di avere una bella pelle in linea con i canoni estetici del tempo. L'arsenico sembrava essere una soluzione accettabile se non addirittura desiderabile
L'incredibile vanità umana
Questa storia ci insegna che la vanità umana può raggiungere dei livelli tali da sacrificare anche la salute. pensiamo ai cosiddetti "palestrati" che sono disponibili a ingerire stanze proibite solo per apparire tonici, in forma e muscolosi.
Un'altra considerazione è etica e riguarda l'industria della cosmesi e quanto essa sia disposta a spingersi oltre i limiti in nome della perfezione estetica.
Un'altra considerazione è etica e riguarda l'industria della cosmesi e quanto essa sia disposta a spingersi oltre i limiti in nome della perfezione estetica.
Regole. Solo regole ferree imposte all'industria potrà salvaguradare la nostra salute.
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