I Giganti della Storia: Napoleone Bonaparte
Parlando dei "Giganti della Storia" non posso che iniziare da Napoleone Bonaparte.
Una delle figure più importanti e controverse, capace di suscitare grandi amori e grandi odi.
Napoleone fu un grande condottiero, un abile uomo politico e un saggio legislatore, oppure un "Orco" che mandò al massacro migliaia di giovani con le sue guerre e che arrivò a occupare il posto di Imperatore solo per una serie di eventi a lui favorevoli?
Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza poetava Alessandro Manzoni nel suo "5 maggio" Ebbene a quasi 250 anni dalla sua morte questa domanda ancora non ha una risposta univoca.
Quello che è certo è che la vita di Napoleone è stata simile a un romanzo.
Bonaparte nacque ad Ajaccio nell'isola di Corsica attraversata in quel periodo da feroci lotte intestine. Siamo nel 1769, da pochi mesi l'isola è stata ceduta dalla Reoubblica di Genova alla Francia.
Ciò avvenne a causa dei moti di indipendenza capeggiati dal patriota Pasquale Paoli che aveva liberato l'isola. I Genovesi avevano prima chiamato in soccorso le truppe francesi poi decisero di liberarsi di quell'inutile fardello.
Napoleone nascque, quindi francese da una famiglia di piccola nobiltà. Il padre Carlo, avvocato che aveva appoggiato Paoli ben presto si riconciliò con i Francesi, soprattutto con il governatore dell'isola il conte Marbeuf.
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I buoni uffici di Marbeuf ( che secndo alcuni fu l'amante della madre di Napoleone: Letizia Ramolino) consentirono a Napoleone di studiare in Francia prima all'accademia militare di Brienne e poi in quella di Parigi.
Ben presto Napoleone si ritrovò ufficiale squattrinato. Per un pò di tempo si mise al servizio di Paoli che nel frattempo era ritornato in Corsica dopo l'esilio in Inghilterra.
Bonaparte abbandonò ben presto i propositi di liberazione della Corsica e tornò in Francia dove si distinse nell'assedio di Tolone che gli valse il titolo di generale.
Da quel momento cominciò a splendere sempre di più la stella di quest'uomo fuori dal comune.
Prima la Campagna d'Italia, poi quella d'Egitto (leggi le conquiste culturali della Campagna d'Egitto) e infine il colpo di stato del 18 brumaio che lo mise di fatto a capo della nazione francese.
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Iniziò allora la fase più splendente della vita di Napoleone. Le aquile degli eserciti napoleonici trionfavano in tutta Europa. Bonaparte dimostrò di essere anche un abile governante e riformatore con il suo Codice Civile e il Concordato con la Chiesa.
Dopo l'ascesa cominciò la fase calante del genio napoleonico. L'invasione della Spagna sottrasse risorse ed energia ai suoi eserciti; la Campagna di Russia con la disastrosa ritirata ne sancì la rapida caduta.
Nel 1813 a Lipsia Napoleone subì una sconfitta decisiva che lo portò l'anno dopo all'abdicazione e all'esilio all'Elba. Dopo 10 mesi la fuga dall'isola toscana e dopo Cento giorni la sconfitta di Waterloo.
La storia di Napoleone non finì, però nel giugno del 1815.
L'esilio a Sant'Elena fu penoso per l'uomo costretto a subire ogni sorta di angheria dal perfido carceriere Hudson Lowe governatore dell'isola, ma contribuì a costruire la sua leggenda.
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Il Memoriale di Sant'Elena dettato al conte di Las Cases trasformò la storia di Napoleone in leggenda. Bonaparte fu il miglior agiografo di se stesso.
NAPOLEONE BONAPARTE - AJACCIO 15 AGOSTO 1769
LONGWOOD - SANT'ELENA 5 MAGGIO 1821
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